Chartreuse

Ai Padri Certosini, monaci della Certosa di Vauvert a Parigi, fu consegnato un manoscritto contenente la ricetta di un elisir. Nessuno conosce l'origine esatta della ricetta, ma sappiamo che conteneva quasi tutte le piante medicinali conosciute all'epoca! Nel 1737, lo speziale del monastero della Grande Chartreuse, vicino a Grenoble, fu incaricato di effettuare uno studio completo di questo elisir e stabilì quella che sarebbe diventata la base della ricetta che conosciamo oggi: aggiunse lo zucchero, ridusse il contenuto di alcol e lavorò sul colore, che divenne verde. Questo potente rimedio divenne molto popolare e, con la stessa base di 130 piante, nel 1840 fu creato il liquore Verde, seguito a ruota dal Giallo nello stesso anno!

La Chartreuse passò da Fourvoirie, a pochi chilometri dal monastero, poi da Tarragona in Spagna e da Marsiglia per un certo periodo, prima di tornare a Fourvoirie fino a quando una frana costrinse i Padri Certosini a fondare la distilleria a Voiron... La Chartreuse divenne un prodotto leggendario: gli intenditori si accaparrarono i famosi Tarragones o il vecchio Voiron, così come la famosa VEP, Chartreuse Verte o Jaune che aveva beneficiato di un invecchiamento prolungato per conferire una finezza di gran lunga superiore!

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